Il telescopio ASTRI

I principali sottosistemi del telescopio ASTRI sono:

  • struttura meccanica
  • ottica
  • camera Cherenkov

Struttura meccanica

Il telescopio ASTRI adotta un design altazimutale, in cui l’asse di azimut consente una rotazione di ±270o. Il piatto dello specchio primario, che supporta lo specchio stesso, è montato su una forcella di azimut che consente la rotazione attorno all’asse di elevazione da 0 a +91o. La struttura del mast, che sostiene lo specchio secondario e la camera, è posizionata sul piatto dello specchio primario.

Ottica

Il design ottico è basato su una configurazione Schwarzschild-Couder modificata (Vassiliev et al., 2007). Questa configurazione consente una migliore correzione delle aberrazioni a grandi angoli d’incidenza anche per bassi rapporti focali, facilitando così la costruzione di telescopi compatti. Questo sistema ottico è particolarmente vantaggioso perché consente una buona risoluzione angolare su tutto il campo visivo, riducendo al contempo la lunghezza focale, le dimensioni fisiche dei pixel e le dimensioni complessive della camera.

Lo specchio primario (M1) è segmentato, mentre quello secondario (M2) è monolitico. Il primario è composto da 18 pannelli esagonali. I profili di entrambi gli specchi sono asferici, con deviazioni significative rispetto alla componente sferica principale. Il diametro dello specchio primario è 4,3 metri, mentre quello del secondario è di 1,8 metri. La distanza tra il primario e il secondario è di 3 metri, mentre la distanza tra il secondario e la camera è di 0,52 metri. Questo sistema ottico fornisce una scala della lastra 37,5mm/o, una lunghezza focale equivalente di 2150 millimetri e un’area efficace di circa 5m2.

Camera Cherenkov 

La ridotta scala della lastra, derivante dal design ottico, consente la realizzazione di una camera Cherenkov di dimensioni compatte. Ciò permette l’utilizzo di fotomoltiplicatori al silicio (SiPM) come rivelatori sul piano focale. I rivelatori SiPM scelti per le camere Cherenkov dell’ASTRI Mini-Array appartengono alla serie LVR3 prodotta da Hamamatsu photonics. Sono privi di rivestimento e hanno dimensioni lineari di 7×7 mm. Per coprire il campo visivo corretto del telescopio sono necessari 2368 pixel. I pixel sono raggruppati in matrici da 8×8 pixel; 37 matrici sono disposte in modo da adattarsi al piano focale curvo del telescopio. Le caratteristiche del sistema ottico, combinate con quelle fisiche dei rivelatori SiPM, determinano una dimensione angolare del pixel pari a 0,19o e un campo visivo di 10,5o. Inoltre, oltre l’80% della luce emessa da una sorgente puntiforme viene raccolta all’interno delle dimensioni di un pixel su tutto il campo visivo del telescopio.

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